La Certosa di Pavia
Le pagine che seguono compongono una mini-guida della Certosa di Pavia realizzata col semplice scopo di invitarvi a venire a vedere di persona il complesso museale sito a pochi passi dal nostro Ristorante.
la Certosa di Pavia
Il complesso monumentale della Certosa di Pavia Gra-‐Car (Gratiarum Chartusia, Certosa delle Grazie) (http://certosatourism.it/La-‐Certosa-‐di-‐Pavia) è situato nell’omonimo comune della provincia pavese, ed è la meta ideale per gite in famiglia, gite scolastiche e viaggi turistici. Qui tutti hanno la possibilità di immergersi nell’atmosfera di un luogo dalla storia e dal patrimonio culturale importanti.
La storia
L’inizio dei lavori di costruzione risalgono al XIV secolo, precisamente al 27 agosto 1396. L’immensa opera fu commissionata da Gian Galeazzo Visconti con l’intento di creare un mausoleo dinastico dedicato ai Duchi di Milano. Il complesso, ricco di opere d’arte risalenti a periodi storico-‐artistici differenti, venne affidato dal Duca alla cura dei monaci certosini; questi ultimi, in virtù della donazione fatta loro dal Duca, furono vincolati all’utilizzo di parte dei proventi provenienti dalle loro attività per la costruzione della Certosa stessa. Questo vincolo ha reso possibile la particolare caratterizzazione artistica del monumento, testimonianza di almeno quattro secoli (XV,XVI, XVII e XVIII secolo) di storia. Nel tempo episodi storici storici (come l’ascesa al trono di Giuseppe II, le campagne napoleoniche) (http://certosatourism.it/La-‐Certosa-‐di-‐Pavia) incisero sulle sorti di questa splendida opera che il 7 luglio 1866 entra a far parte del patrimonio artistico del Regno d’Italia e successivamente dello stato Italiano.
Facciata principale della Chiesa.
Le opere d’arte
I riferimenti artistici che caratterizzano la Certosa sono dei più vari. In svariati secoli di storia si sono susseguiti grandi maestri alla direzione dei lavori. Ognuno di essi ha contribuito alla magnificenza dell’opera col proprio stile. In alcuni casi, intere opere d’arte sono frutto del lavoro a più mani condotto da questi artisti. Un esempio è l’Altare Maggiore (http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it/ index.php?it/23/capolavori-‐della-‐chiesa-‐di-‐santa-‐maria-‐delle-‐grazie/33/11-‐altare-‐maggiore) che vede il contributo dello scultore Volpi Ambrogio (1525-‐1570). La maestosa opera si caratterizza per la ricchezza di dettagli marmorei e pietre preziose, queste ultime frutto degli sforzi economici di Damiano Longone, priore in Certosa dal 1530 al 1553.
Altare Maggiore. Credit: MiBACT (http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it)
Altra opera di inestimabile pregio il Monumento funebre di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este (http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it/index.php?it/23/capolavori-‐della-‐chiesa-‐ di-‐santa-‐maria-‐delle-‐grazie/39/03-‐monumento-‐funebre-‐di-‐ludovico-‐il-‐moro-‐e-‐beatrice-‐ deste) frutto del lavoro del maestro Solari Cristoforo detto il Gobbo ( http://www.treccani.it/enciclopedia/solario-‐cristoforo-‐detto-‐il-‐gobbo_(Enciclopedia-‐ Italiana)/ ) (1483-‐1524), scultore ed architetto milanese. L’opera marmorea, nonostante sia stata lasciata incompiuta dall’artista, ben rappresenta l’opera rinnovatrice dell’autore che per questo viene accostato a Leonardo (http://www.treccani.it/enciclopedia/leonardo-‐da-‐vinci/) (1452-‐1519).
Monumento funebre di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este. Credit: : MiBACT ( http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it)
Opera dal fascino suggestivo è sicuramente la Vetrata raffigurante il Presepio (http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it/index.php?it/23/capolavori-‐della-‐chiesa-‐ di-‐Santa Maria delle grazie/43/05 vetrata raffigurante il presepio) di Vincenzo Foppa (http://www.treccani.it/enciclopedia/vincenzo-‐foppa_(Dizionario-‐Biografico)/ ), maestro dell’arte vetraria. La delicatezza delle figure rappresentate lasciano senza parole; delicatezza che ben si integra con l’ispirarsi all’arte “nordica” da parte dell’artista.
(http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it) (http://www.museo.certosadipavia.beniculturali.it)
Queste sono solo alcune delle inestimabili opere d’arte che si possono ammirare all’interno del complesso della Certosa di Pavia.
Come noto, le prime sono soggette a deterioramento dovuto a diverse cause. I manufatti più soggetti all’opera di degrado sono le statue, i rilievi e gli intarsi che fanno parte della facciata della Chiesa di Santa Maria delle Grazie. A causa di tale fenomeno, nel 1892 Luca Beltrami, direttore dell’Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti in Lombardia dal 1891 (http://certosatourism.it/Monastero), crea il Museo dedicato alla memoria storico-‐artistica della struttura. Infatti, all’interno di quest’ultimo è possibile ammirare serie di calchi, disegni delle opere originali che permettono ai visitatori di meravigliarsi ammirando gli incredibili dettagli dei manufatti ed al tempo stesso di mantenere un archivio capace di supportare future opere di restauro.
Indirizzo ed orari di apertura
Per ammirare la Certosa di Pavia in tutta la sua magnificenza è possibile recarsi in Via del Monumento, 4, di Certosa di Pavia (PV). Il complesso, Museo incluso, è aperto tutti i giorni tranne il lunedi mentre gli orari di apertura variano in base al periodo dell’anno.
Orario di apertura
Mattino Pomeriggio
Da Novembre a Febbraio 9.00 – 11.00 14.30 – 16.30
Marzo 9.00 -‐ 11.30 14.30 – 17.00
Aprile 9.00 -‐ 11.30 14.30 – 17.30
Da Maggio ad Agosto 9.00 -‐ 11.30 14.30 – 18.00
Settembre 9.00 -‐ 11.30 14.-‐30 – 17.30
Ottobre 9.00 -‐ 11.30 14.30 – 17.00
Gli orari pomeridiani sono disponibili solo Sabato e Domenica
COME RAGGIUNGERE LA CERTOSA DI PAVIA
In auto: Ex-Statale 35 da/per Milano
In autobus: da Pavia partenze dall’autostazione di via Trieste; da Milano, partenze dalla stazione Famagosta della metropolitana, linea verde; a Certosa, fermata sulla strada principale, a 10 minuti a piedi dal monumento Info orari: www.trasporti. regione.lombardia.it
In treno: da Pavia/Milano; in uscita dalla stazione ferroviaria di Certosa, svoltare a sinistra e seguire il muro di cinta del Monastero per 15 minuti circa Info orari: www.trenitalia.com
In bici: da Pavia/Milano, sulla pista ciclabile lungo il Naviglio Pavese.
Non dimenticate di sostare al Green Park durante il viaggio. Sapremo ben accogliervi dandovi ristoro e deliziandovi con i nostri piatti.
Scarica il PDF descrittivo del monumento a cura dell’Assessorato al turismo della provincia di Pavia